Paglia di Vienna

18 Settembre, 2020

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Una lavorazione artigianale che dava grande valore ad un prodotto comune come la paglia, intrecciata in sottili steli secondo un pattern geometrico regolare. Usata anticamente, vive il suo periodo d’oro grazie a Thonet con la Sedia 14, ereditando il nome, Paglia di Vienna, dall’uso massiccio nei cafè della borghesia viennese dell’Ottocento.

Nonostante il fascino bistrot e popolare associato alle linee di Thonet, già negli anni Venti i maestri del design ne facevano un’icona di stile decisamente più ricercata, in abbinamento all’acciaio inox, come nel progetto della Sedia Cesca di Breuer o nelle versioni di Mies Van De Rohe.

Oggi torna in auge, in un linguaggio più versatile, non solo utilizzata nelle sedute e non solo nella finitura naturale, portando con sé fascino e classe di un tempo abbinati ad un gusto rinnovato nell’estetica.

Se pensiamo alle sedute, certamente la Colony di Miniforms unisce il fascino della paglia di Vienna all’innovazione del linguaggio, proponendola nella versione naturale e laccata nera. La versione nera, con struttura in noce canaletto e cuscino in tessuto Dedar è un pezzo di design bilanciato in ogni dettaglio.

Inedito nel panorama dei corpi illuminanti, l’utilizzo della paglia di Vienna arricchisce l’immagine estetica e funzionalmente permette un ottimo filtraggio della luce, esempio fra tutti le Singapore dell’azienda francese Market Set Officiel; l’estetica della geometria pura unita alle texture ricercate dei tessuti, ha scritto il successo di questo prodotto, che si declina in più varianti dimensionali e cromatiche.

Dalle forme più organiche, sempre in paglia di Vienna, la collezione Screen Cannage di Market Set Officiel, che grazie all’utilizzo di elementi sovrapposti o accostati, riesce a creare una collezione di lampade ricche di uno charme senza tempo.

Dopo aver passato alcuni anni in cui giaceva dimenticato, l’uso della paglia di Vienna ha conquistato il mondo del design contemporaneo: siamo certi che sarà destinata a permanere nel tempo, grazie al suo fascino elegante e intramontabile.

 

Articolo scritto e pubblicato su Phanto.com